ENTE MUSICA ROMAGNA

Perché abbiamo un grande patrimonio che viene dal ‘500 che si chiama Dragoni, Corelli, Sarti, Alberghi, Balilla Pratella, Caffarelli, Martuzzi, Bianchi, gente che ha dato enormemente tanto al più eletto sinfonismo… ed abbiamo anche Secondo Casadei… L’Ente sta operando perché i nostri grandi compositori siano tolti dall’oblio, le grandi orchestre li includano nei loro repertori. L’Ente vuole che i nostri giovani che si diplomano nei conservatori di Cesena e Ravenna e nelle scuole di musica romagnole siano specializzati in nostre giovani formazioni orche- strali per eseguire anche le innumerevoli composizioni di questi nostri Grandi, ingiustamente dimenticati. L’Ente vuole stimolare anche i compositori, giovani di età o di mente, ad arricchire il nostro patrimonio musicale componendo musica “seria” ma anche “folklorica” come ci ha dato esempio mirabile Secondo Casadei… e guai se non abbiamo spirito per aggiungere sempre di più e meglio.” (AD, 1994)

Ino Savini e Raffaele Bendandi ricevono il caplazz di merito della Società del Passatore, Faenza, 1972.

Ino Savini e Raffaele Bendandi ricevono il caplazz di merito della Società del Passatore, Faenza, 1972.

Libero Ercolani, Bruto Carioli, Guido Bianchi, Ca’ de Vèn, Ravenna, 1975.

Libero Ercolani, Bruto Carioli, Guido Bianchi, Ca’ de Vèn, Ravenna, 1975.

Le Cante dei Vini eseguite dai Canterini di Bruto Carioli, Ca’ de Bé, Bertinoro, 1975.

Le Cante dei Vini eseguite dai Canterini di Bruto Carioli, Ca’ de Bé, Bertinoro, 1975.

Wilma Vernocchi (con Max David, sulla destra), Bertinoro, 1977.

Wilma Vernocchi (con Max David, sulla destra), Bertinoro, 1977.

Il 16 marzo 1992 nasce a Faenza l’Ente Musica Romagna. Tre i principi ispiratori: tutelare l’eredità culturale dei compositori romagnoli del passato, stimolare l’attività dei giovani compositori e musicisti, valorizzare l’intero patrimonio artistico, sia classico sia moderno, espresso da autori romagnoli.

Già in passato, con il patrocinio del Tribunato, Alteo Dolcini (AD) aveva attuato iniziative a favore del repertorio musicale romagnolo. Nel 1975 a Bertinoro si esibiscono i Canterini di Bruto Carioli, su testi di Libero Ercolani e musiche di Guido Bianchi, nella Composizione delle Cante per i Vini. Nel 1984 il teatro Masini di Faenza ospita la prima esecuzione della Rapsodia Romagnola, opera di Guido Bianchi. Nel 1990, presso il teatro Comunale di Bagnacavallo, si esegue la Suite Romagnola di Paolo Bonauguri.

Ancora una volta AD riunisce attorno a sé personalità che collaborano attivamente per conseguire gli intenti dell’Ente. Dal Direttore d’orchestra Ino Savini all’artista Muky, dal Maestro Matteo Unich al soprano Wilma Vernocchi.

Michele Raffaelli, Forlimpopoli, 1988.

Michele Raffaelli, Forlimpopoli, 1988.

Michele Raffaelli, Musica & Musicisti di Romagna, Forlì, Edizioni Filograf, 1997.

Michele Raffaelli, Musica & Musicisti di Romagna, Forlì, Edizioni Filograf, 1997.

Romagna Musica, rivista dell’Ente Musica Romagna, copertina del numero 1, 1998.

Romagna Musica, rivista dell’Ente Musica Romagna, copertina del numero 1, 1998.

Romagna Musica, rivista dell’Ente Musica Romagna, copertina del numero 2, 1998.

Romagna Musica, rivista dell’Ente Musica Romagna, copertina del numero 2, 1998.

Michele Raffaelli, attivo nella storiografia musicale e teatrale romagnola, cura insieme ad AD la pubblicazione della rivista Romagna Musica ed è autore, nel 1997, dell’antologia Musica & Musicisti di Romagna.

L’associazione indìce nel 1992 il Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale dedicato ad Arcangelo Corelli e il Concorso Nazionale di Composizione Romagna. Entrambi i concorsi sono riservati agli iscritti dei Conservatori e istituti musicali romagnoli. Nel 1998 l’Ente promuove il Progetto San Cimatti, dedicato al religioso faentino che operò in Giappone dal 1925 ed è stato dichiarato Venerabile nel 1991 da Papa Giovanni Paolo II. Notevole e prolifico compositore musicale, le sue opere sono riscoperte dall’Associazione per favorire collaborazioni con ambienti musicali e culturali giapponesi. Nel 1999 viene bandito il Concorso per la Canta (o Inno) dei Romagnoli per il Giubileo del 2000.

Con la morte di AD resta invece incompiuto il progetto, da lui più volte auspicato, per la Sinfonia di Ridracoli.

“[…] quando abbiamo saputo che la Sinfonia di Ridracoli, grazie al Consiglio Direttivo di Romagna Acque avrebbe chiamato a raccolta i creativi romagnoli della grande musica […] abbiamo esultato! Perché si stava imboccando una strada nuova, si apriva un avvenire inimmaginabile […] per dare vita ad una cultura musicale che l’Ente Musica Romagna vuole riportare ai livelli più alti.” (AD, 1999)