TRIBUNATO DI ROMAGNA

TRIBUNATO DI ROMAGNA

13 febbraio 1967, Bertinoro. Prima tornata costituente del Tribunato dei Vini di Romagna. Un anno prima Alteo Dolcini (AD) ha conosciuto Max David. L’idea di lavorare “per la nostra terra, la nostra gente” si concretizza in un senato che include personalità romagnole di spicco nel campo culturale, scientifico ed economico e accoglie stimati personaggi in ambito nazionale ed internazionale che nella loro attività hanno espresso interesse ed amicizia per la Romagna, i suoi vini, la sua cultura.

Aldo Spallicci, Cervia, 1967.

Aldo Spallicci, Cervia, 1967.

Prima targa assegnata Vino del Tribuno, Cà de Bé, Bertinoro, 1967.Prima targa assegnata Vino del Tribuno, Cà de Bé, Bertinoro, 1967.

Prima targa assegnata Vino del Tribuno, Cà de Bé, Bertinoro, 1967.

Inaugurazione della Ca’ de Bé, Bertinoro, 1971.

Inaugurazione della Ca’ de Bé, Bertinoro, 1971.

Dai loro autorevoli contributi si ricompone il quadro dell’identità romagnola, ricca di elementi caratterizzanti. Ogni incontro o tornata diventa il crocevia di iniziative per la valorizzazione e salvaguardia dei vini e delle tradizioni della cultura romagnola.

Il Tribunato non vuole fare politica ma essere di stimolo ai politici ed agli amministratori per affrontare e risolvere molte delle questioni che vengono loro proposte. E tutto nello spirito di collaborazione per valorizzare le attività economiche, culturali, artistiche della nostra terra; per ricordare gli uomini che l’hanno illustrata, per provocare nuove imprese, per far conoscere al meglio quanto si sta facendo, senza spirito di parte, ma con unità di intenti e propositi”. (T. Dalla Valle, Acta Tribuni, 1997)

Prima iniziativa, approvata e riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura, l’assegnazione del Vino del Tribuno, targa ceramica assegnata alle produzioni vinicole di alta qualità. Max David e AD si impegnano, anche finanziariamente, nella costruzione della Ca’ de Bé a Bertinoro, definita “Capoluogo morale della Romagna”: l’inaugurazione avviene il 12 aprile 1971.

Nel decennio dal 1970 al 1980 sono numerosi gli spunti creativi del Tribunato: la redazione della prima Mappa dell’Ospitalità Romagnola, l’istituzione di premi letterari attinenti alla vita romagnola, la consegna della Calanca ai migliori viticoltori, il premio alle opere del teatro dialettale.

Max David e Alteo Dolcini, Faenza, 1975.

Max David e AD, Faenza, 1975.

La bandiera tribunizia della Romagna, Faenza, 1985.

La bandiera tribunizia della Romagna, Faenza, 1985.

Caparela, collare ceramico, cestino con il gotto faentino, Faenza, 1975.

Caparela, collare ceramico, cestino con il gotto faentino, Faenza, 1975.

Il Tribunato organizza convegni nazionali ed internazionali sul tema del turismo in Romagna e cura l’emissione di collezioni numismatiche di alto pregio artistico e storico per il finanziamento delle attività dell’associazione. Sovrintende alla stesura di progetti di legge per la D.o.c. ai vini romagnoli, alla ceramica, alla frutta ed altri prodotti tipici.

Sostiene e sviluppa gli accordi con la Facoltà di Agraria di Bologna per la creazione di una sede universitaria nel centro sperimentale di Tebano a Faenza. Propone la creazione di un istituto di studi per la parlata romagnola.

Vengono create targhe ceramiche per tutelare il patrimonio di storici ambienti sociali (locande, osterie, circoli, società operaie). Targhe tribunizie premiano il recupero di case coloniche nel rispetto delle originarie regole architettoniche. Il desiderio di AD, dare monumentalità a fatti, luoghi ed eventi della sua terra trova la prima attuazione nel monumento al Sangiovese, nel 1977 a Santarcangelo.

E’ urgente, comunque, darsi una bandiera. Non tanto per essere la prima regione ad averla (ma nessuna regione è “nazione” come la Romagna che non è come le altre una ”espressione amministrativa”) quanto per poterla far garrire quando ce ne volessero imporre un’altra”. (AD, Atti del Tribunato di Romagna, 1973)

Targa ceramica apposta presso l’Osteria Marianaza (luogo caro ad Alfredo Oriani), Faenza, 1976.

Targa ceramica apposta presso l’Osteria Marianaza (luogo caro ad Alfredo Oriani), Faenza, 1976.

Inaugurazione del monumento al San Giovese, Sant’Arcangelo, 1977.

Inaugurazione del monumento al San Giovese, Sant’Arcangelo, 1977.

Assegnazione del premio alle opere del teatro dialettale, Ravenna, 1979.

Assegnazione del premio alle opere del teatro dialettale, Ravenna, 1979.

È del Tribunato la creazione della bandiera per la Romagna, sugli auspici di Aldo Spallicci. Si sviluppano ricerche e studi sui confini naturali e storici della Romagna.

Nel 1998, una raccolta di oltre 6000 firme appoggia la proposta di legge regionale di iniziativa popolare. Articolo unico: il territorio romagnolo, nell’ambito della regione Emilia-Romagna, è delimitato a nord dal fiume Sillaro, dalla sorgente alla confluenza nel fiume Reno e da questo fino alla foce. A sud, est, ovest è delimitato dagli attuali confini regionali. La proposta di legge, respinta dal consiglio regionale con motivazioni capziose, viene riaffermata a Bertinoro il 17 novembre 1998 con un nuovo documento che sancisce la delimitazione storica del territorio romagnolo.

Targa ceramica di merito all’Università di Bologna, aula magna della Facoltà di Agraria, Bologna, 1987.

Targa ceramica di merito all’Università di Bologna, aula magna della Facoltà di Agraria, Bologna, 1987.

AD, Ilo Spada (a cura di), Romagna, Una “mutila” fra 3 regioni, Cesena, Il Ponte Vecchio, 1999.

AD, Ilo Spada (a cura di), Romagna, Una “mutila” fra 3 regioni, Cesena, Il Ponte Vecchio, 1999.