ENTE CERAMICA FAENZA

ENTE CERAMICA FAENZA. “HABEMUS THESAURUS”

ENTE CERAMICA FAENZA1977

La ceramica, e Faenza ne è la capitale mondiale, è fatta di terra – anzi della peggiore, le crete dei calanchi dove non attecchisce nemmeno la più rabbiosa gramigna – ma quando trattata è dalle mani sapienti dei “maestri del fuoco” diventa invece bene preziosissimo… Perché si è creato l’Ente Ceramica Faenza? Perché anche i ceramisti, seguendo il bell’esempio dei viticoltori, si sono dati un disciplinare di produzione, hanno rivendicato la “cultura e coltura del meglio”… E’ bella questa ulteriore valorizzazione.” (AD, 1992)

Risalgono al 1970 i primi contatti per la creazione di un ente che rivitalizzasse il settore della ceramica d’arte faentina. AD, nella chiave di lettura Garibaldina a lui particolarmente cara, chiama Risorgimento ceramico faentino il gruppo di persone che raccolgono il suo appello.
Sette anni più tardi, il 24 novembre 1977, il municipio faentino ospita la riunione costitutiva dell’Ente Ceramica Faenza. Eletto presidente, carica che conserverà fino al 1996, AD si prodiga nella costante e tenace opera di propaganda già profusa negli altri enti da lui fondati.

Riunione costitutiva dell’Ente Ceramica, Residenza Municipale, Faenza, 1977.

Riunione costitutiva dell’Ente Ceramica, Residenza Municipale, Faenza, 1977.

Cerimonia di gemellaggio con la città di Toki (Giappone), Faenza, 1980

Cerimonia di gemellaggio con la città di Toki (Giappone), Faenza, 1980

Consegna dell’Impagliata alla madre del primo neonato dell’anno, Faenza, 1980.

Consegna dell’Impagliata alla madre del primo neonato dell’anno, Faenza, 1980.

La Maria Bella è il marchio ufficiale delle faenze di Faenza che l’Ente promuove per affermare le opere dei suoi maestri ed artigiani. Viene riportata alla luce la tradizione della impagliata, dono di una ceramica che il Sindaco di Faenza offre alle mamme dei primi nati dell’anno.

AD dà vita al Mondial Tornianti, manifestazione di interesse internazionale che vede competere nello scenario di Piazza del Popolo artisti di tutto il mondo. Il loggiato della residenza municipale ospita l’Estate Ceramica, straordinario richiamo turistico per la città.

L’attenzione di AD è rivolta sia alla piccola scultura ceramica sia ad opere di ampie dimensioni che esaltano le eclettiche qualità della materia ceramica. Nel periodo natalizio, ai piedi della torre civica, viene allestito il Presepe composto da grandi e suggestive statue. Ed è sempre di AD l’idea di costruire un grande forno a legna, simile a quello utilizzato dai ceramisti nel passato, per qualificare importanti avvenimenti: il primo, nel 1986, in occasione della visita in Romagna di Papa Giovanni Paolo II. Ogni anno, a gennaio, per la ricorrenza di Sant’Antonio patrono dei ceramisti, il forno entra in funzione e le opere realizzate messe all’asta per fini benefici.

Prima edizione del Mondial Tornianti, Faenza, 1980

Prima edizione del Mondial Tornianti, Faenza, 1980

Esposizione di ceramiche presso la Torre Civica di Faenza, 1984.

Esposizione di ceramiche presso la Torre Civica di Faenza, 1984.

Presepio Grande, donato alla Villa Pontificia di Castel Gandolfo, Faenza, 1989.

Presepio Grande, donato alla Villa Pontificia di Castel Gandolfo, Faenza, 1989.

Nel 1989 il Presepio Grande è collocato nel Salone degli Svizzeri della Villa Pontificia di Castel Gandolfo. Nello stesso luogo, all’ingresso del cortile delle udienze, Papa Giovanni Paolo II inaugura la Cappella della Beata Vergine il cui restauro è stato realizzato dai ceramisti faentini.

AD fa della Maria Bella il simbolo itinerante dell’arte ceramica faentina. Mostre ed esposizioni si susseguono in Italia e all’estero, nel 1980 le tavole imbandite con i piatti di Faenza sono presentate al Quirinale. I gemellaggi con le città di Toki (Giappone) e Talavera (Spagna) rinnovano l’impegno ad “esportare” il nome di Faenza nel mondo. Le intuizioni di AD ottengono riconoscimenti internazionali: l’Università di Vienna sceglie Faenza per ospitare l’artista austriaco Leherb, che realizza i sei grandi pannelli di 64 metri quadri ciascuno che oggi arredano l’atrio della facoltà di Economia della capitale austriaca.

AD, già promotore dell’assegnazione di una sede a Faenza per il CNR, è l’ispiratore nel 1988 dell’Agenzia del Polo Ceramico che cura lo sviluppo e l’innovazione delle principali componenti del settore ceramico.

Il Grande Forno a Legna in funzione, Faenza, 1987.

Il Grande Forno a Legna in funzione, Faenza, 1987.

Asta benefica con le opere realizzate nel Grande Forno a Legna, Piazza della Libertà, Faenza, 1989.

Asta benefica con le opere realizzate nel Grande Forno a Legna, Piazza della Libertà, Faenza, 1989.

AD, La D.O.C. alla Ceramica italiana, Faenza, Faenza Editrice, 1991.

AD, La D.O.C. alla Ceramica italiana, Faenza, Faenza Editrice, 1991.

E’ del 1990 la conquista più ambiziosa: la legge per la tutela della ceramica artistica e tradizionale. Faenza è sede del segretariato permanente dei Comuni di antica tradizione ceramica. Sono trascorsi venti anni dalle prime riunioni del gruppo per il Risorgimento Ceramico.

Ricordo che, e forse questo non risulta dagli atti ma mi è ben chiaro in memoria, che la prima idea fu quella di proporre una legge riferita esclusivamente a Faenza, alla produzione delle sue ceramiche che chiamano “tradizionali”, ma la strada venne subito abbandonata per puntare su quella – e anche questo faceva onore a Faenza e alle sue istituzioni – che riguardasse tutto il mondo ceramico faentino. […] Ne sortì un elaborato al quale lavorammo a lungo con Mario Angelici e Giuseppe Liverani perché la materia era ostica, difficile da tenere unita. Adesso l’iter è concluso. E’ stato lungo, soffertissimo, laboriosissimo ma ci si è arrivati. C’è lo strumento ma, sia ben chiaro, sono da inventare i“suonatori” che si chiamano comitato nazionale ceramico, comitati di disciplinare, enti di tutela, segretariati..” (AD, 1990)