1980-2020: FRIEDRICH SCHÜRR E LA VOCE DEI ROMAGNOLI
Un emozionante tuffo nel passato per ascoltare le voci dei romagnoli che oltre un secolo fa furono scelti per leggere un questionario di frasi (oltre a poesie, sonetti e brani di opere teatrali dialettali) preparate da Schürr grazie al sostegno di Aldo Spallicci. L’interesse di Schürr per la lingua romagnola ebbe origine nel 1911 quando, studente di filologia romanza presso l’Università di Vienna, approfondì lo studio del “Pvlon matt”, il primo poema scritto in romagnolo alla fine del XVI secolo. Le registrazioni gli consentirono di conoscere le diverse pronunce che da Imola a Rimini contraddistinguono la lingua parlata romagnola.
I due video, realizzati grazie alla collaborazione del Phonogrammarchiv di Vienna, presentano una selezione di queste registrazioni corredate dai testi delle letture e da immagini provenienti dal Fondo Alteo Dolcini. Friedrich Schürr nel luglio del 1914, prima di dover abbandonare l’Italia a seguito dell’inizio della prima guerra mondiale, utilizzò un fonografo messogli a disposizione dall’Accademia Austriaca delle Scienze. Furono utilizzati dischi di cera, buona parte dei quali sono conservati oggi presso il Phonogrammarchiv di Vienna, il primo archivio sonoro al mondo, fondato nel 1899. Nel 2014 le registrazioni di Schürr sono state pubblicate, assieme a documenti e saggi critici, nel doppio CD “Friedrich Schürr`s Recordings from Romagna (1914)” grazie al lavoro svolto dalla ricercatrice Cristina Ghirardini e da Gerda Lechleitner e Christian Liebl del Phonogrammarchiv di Vienna.
Gli studi di Schürr s’intrecciarono con le attività del Tribunato di Romagna, creato da Alteo Dolcini e Max Davide nel 1967. Schürr fu nominato Tribuno di Corte d’Onore assieme ad Aldo Spallicci e a Piero Zama, studioso e scrittore faentino. Zama nel 1916 aveva redatto l’elogio funebre in memoria di Domenico Marri, che nel 1914 era stato uno dei lettori dei testi di Schürr e che nell’agosto del 1916 era morto al fronte nel conflitto italo-austriaco.