1975 – 2015 La Ca’ de Vèn di Ravenna compie quarant’anni
5 luglio 1975 – 5 luglio 2015
LA CA’ DE VÈN DI RAVENNA COMPIE QUARANT’ANNI
SOTTOPIATTI CELEBRATIVI E UNA MOSTRA D’IMMAGINI INEDITE
PER FESTEGGIARE IL LOCALE SIMBOLO DELL’ENOGASTRONOMIA ROMAGNOLA
La Ca’ de Vèn compie 40 anni. Il 5 luglio 1975 veniva inaugurato a Ravenna il locale oggi divenuto un punto di riferimento dell’enogastronomia romagnola. La sua storia si allaccia a quella dell’affermazione dei grandi vini di Romagna. Alteo Dolcini, promotore negli anni sessanta del risorgimento vitivinicolo romagnolo, è stato l’artefice della creazione della Ca’ de Vèn. Grazie all’azione combinata dell’Ente Tutela Vini Romagnoli e del Tribunato di Romagna il progetto si concretizzò nell’estate del 1975. Ai tribuni Massimo Stanghellini Perilli e Amato Gallamini si devono la scelta di palazzo Rasponi e la ricerca delle risorse necessarie alla realizzazione della Ca’ de Vèn.
L’Associazione Alteo Dolcini ha raccolto immagini e testi (provenienti dal Fondo Alteo Dolcini) per ricordare questa importante ricorrenza. D’intesa con Rita Mazzillo, guida vitale della Ca’ de Vèn, sono stati realizzati dei sottopiatti celebrativi (curati da Andrea Dolcini e Marco Pasqualini) con alcune foto inedite e testi che raccontano quanto avvenne quarant’anni fa. A settembre saranno in mostra tutte le immagini dell’inaugurazione oltre a foto della storica Drogheria Bellenghi prima dei lavori di costruzione della Ca’ de Vèn.
Il 5 luglio 1975 la cerimonia inaugurale: presenti il sindaco di Ravenna, Aristide Canosani, e l’allora arcivescovo (e tribuno di Romagna) Mons. Salvatore Baldassarri. Il Tribunato di Romagna era rappresentato dai suoi più importanti esponenti: Max David, Walter Della Monica, Don Francesco Fuschini, Francesco Serantini, Mario Lapucci, Vincenzo Patuelli.
Ravenna doveva ospitare un ristorante enoteca perché, come spiegò Stanghellini Perilli, “cultura, mosaico e pittura si sposano bene con il sangiovese, l’albana e il trebbiano. La Ca’ de Vèn offrirà il giusto riposo dopo lunghe camminate”.
La gestione del locale ebbe inizio con Pasquale Petroncini, Gino Asero e Vitaliano Sintoni fino alla conduzione di Rita Mazzillo e Maria Grazia Guidi che ha visto il locale rinnovarsi nella presentazione dei prodotti tipici dell’enogastronomia romagnola.
L’attività di Rita Mazzillo, prima donna sommelier professionista italiana, è rivolta soprattutto all’offerta di vini romagnoli di qualità. E, così come auspicato da Alteo Dolcini quattro decenni fa, si presta particolare attenzione alla proposta di vini provenienti da antichi vitigni autoctoni come nel caso del Burson.
Negli ultimi anni la Ca’ de Vèn è stata oggetto di rilevanti lavori sia di ristrutturazione sia di recupero degli eleganti affreschi. Grazie a questo impegno il locale ha potuto raggiungere un ruolo di primo nella ristorazione romagnola rafforzando il legame con la sua storia e le aspirazioni che portarono alla sua creazione.